Acanto – Arte, detenzione e riscatto, la mostra delle opere dei giovani detenuti ed ex detenuti di Catania
Spazi espositivi dell’Associazione culturale La Poltrona Rossa, dal 29 dicembre 2022 al 8 gennaio 2023
Orario visite : tutti i giorni in orario antimeridiano
Chiusura: nessuna
Tempo stimato della visita: 60 minuti
Ingresso: gratuito
Info e contatti: La Poltrona Rossa, Associazione culturale
Mail: info@lapoltronarossa.it – Sito web: www.lapoltronarossa.it
Sede: Via Plebiscito, 88195124 Catania CT
L’arte come riscatto sociale, questi i temi proposti dall’associazione La Poltrona Rossa in occasione del nuovo evento espositivo aperto alla città di Catania: Acanto, mostra collettiva delle opere pittoriche e i manufatti artistici realizzati dai giovani ospiti detenuti nell’Istituto Penale per Minorenni Bicocca e dai giovani ed exdetenuti presi in carico da U.S.S.M. di Catania. L’evento Acanto è un progetto sostenuto con i Fondi Otto per Mille della Tavola Valdese la cui realizzazione è stata possibile grazie al Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile, Centro per la Giustizia Minorile per la Sicilia – Palermo, alla disponibilità della direzione e il personale interno dell’Istituto Penale per Minoreni Bicocca di Catania e da U.S.S.M. Catania.
Con questo evento si celebra la conclusione dei percorsi creativi fatti per i giovani partecipanti ai laboratori artistici e artigianali condotti dagli esperti dell’associazione La Poltrona Rossa. Durante tutto il 2022 gli incontri sono stati intensi e i ragazzi hanno potuto acquisire competenze attraverso lo studio della storia dell’arte e la sperimentazione di strumenti da disegno e di progettazione. Non è mancato in questa esperienza l’approccio all’artigianato e al restauro di opere ligne in laboratorio con l’utilizzo degli strumenti da lavoro. Tra i corsi in carcere della Poltrona Rossa si è anche concluso un corso teatrale con gli attori detenuti che ha permesso la realizzazione di un cortometraggio teatrale sul tema della guerra Ilio degli Eroi. Infine, grazie alla disponibilità dell’organizzazione del Museo Civico Belliniano sono state possibili le visite guidate con i ragazzi presi in carico dai Servizi Sociali U.S.S.M. di Catania.
Si festeggia quindi la conclusione di un anno ricco di attività per i ragazzi e di impegno sociale per gli operatori dell’associazione La Poltrona Rossa.
Acanto è un’occasione per creare un ponte fra il dentro e il fuori; un luogo che proponealla città spunti di riflessione sulla condizione minorile nel sud e/o in determinate situazioni di degrado sociale, vite che abitano in quei luoghi dove pensare all’arte può essere una possibilità di reinserimento sociale e lavorativo. Eppure i giovani, questi giovani che si trovano a dover fare i conti con loro stessi a causa della propria condizione giuridica, hanno creduto nella loro creatività e hanno offerto alla società civile un confronto artistico attraverso il loro fare creativo. Tutto questo ha permesso loro di ritrovare la fiducia in se stessi e riprendere il proprio cammino con degli strumenti in più.
La mostra è allestita presso lo spazio espositivo dell’Associazione La Poltrona Rossa a Catania, in via Plebiscito 881/A, e sarà fruibile tutte le mattine dal 29 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023.
Fonte: COMUNICATO STAMPA – Organizzazione La Poltrona Rossa
L’artista:
L’Associazione Culturale La Poltrona Rossa opera nel sociale attraverso l’arte ed il teatro in tutto il territorio nazionale.
L’Associazione Culturale La Poltrona Rossa nasce a Catania nel 2006 e opera in tutto il territorio nazionale.
Attraverso la ricerca artistica si propone di usare l’arte come scambio interculturale, come possibilità di incontro, contaminazione e rispetto delle diversità. L’ Associazione promuove collaborazioni con enti ed istituzioni pubbliche e private, provinciali, regionali e nazionali (Scuole materne, Scuole elementari, Scuole medie inferiori e superiori, Università, Centri di Ricerca, Associazioni e Privati) e di lavorare in strutture di recupero (Penitenziari, Riformatori, Centri d’accoglienza) per usare l’arte come mezzo di reintegrazione sociale